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Saldatrice a braccio da tavolo

Questa pagina è dedicata a chi trova divertente realizzare da se i supporti per la propria collezione. Per me che interpreto la collezione di sottobicchieri come passatempo è un naturale complemento per il mio hobby. Se non siete interessati al "bricolage", tranquilli, potete trovare in commercio tutto quello che vi serve senza doverlo costruire.

In costruzione

bag sealerFinalmente, nel 2010, mi sono deciso a comprare questo utensile per sigillare i sacchetti, ho preso il modello con lunghezza di saldatura da 40 centimetri, senza lama.
Partendo dalle comuni buste trasparenti con foratura universale da uffico si possono creare delle vere pagine a tasche, il risultato, con un po' di pratica, è paragonabile alle pagine a tasche reperibili in commerco, certo esteticamente sono inferiori, ma hanno il vantaggio di poter essere nelle misure che si vuole.
Ho calcolato che il costo della saldatrice si ammortizza dopo circa 500 pagine (archivio per 2.000/3.000 sottobicchieri).
Per comodità d'utilizzo ho costruito, con due scatole di cartone affiancate ai lati dell'utensile, un piano di lavoro per poter saldare le pagine senza piegarle.
La preparazione della pagina è semplice, inserisco un cartone con i segni dove fare il taglio (o i tagli), uso la lametta guidandomi con un righello, tolgo il cartone e faccio le saldature, guidato dai riferimenti che ho segnato sul piano di lavoro.
Consiglio di scegliere le buste a foratura universale con misure utilizzabili almeno di 22x30cm in polipropilene (naturene) di alto spessore (indicato sulle confezioni come superior o pesante). Eventualmente in commercio si trovano buste di dimensione maggiori, potreste ad esempio voler mettere sei sottobicchieri tondi per pagina, ma in questo caso attenzione che anche gli album devo essere di dimensioni idonee.

Quello che segue è il mio primo tentativo di "saldaplastica" risalente al 1993, la sua limitazione è che consente solo di "fissare" i sottobicchieri nella pagina e una volta appuntati è difficile toglierli senza distruggere la pagina, lo uso ancora (sì, dopo 18 anni funziona sempre) per i sottobicchieri "puzzle" e appunto per "fermare" i sottobicchieri con formati così assurdi da rendere difficile metterli in una tasca :-)

Saldaplastica

Vi illustrerò come ho realizzato il saldaplastica che uso, si tratta tuttavia di un prototipo creato sperimentalmente e occorre che chi si accinge all'autocostruzione abbia nozioni di elettrotecnica per fare i calcoli necessari a dimensionare l’alimentatore.
In commercio esistono saldaplastica a braccio da tavolo già pronti per l'uso, decisamente più efficenti, che consentono di realizzare pagine a tasche praticamente uguali a quelle commerciali, questa soluzione artigianale è solo più economica.
Il "cuore" è costituito da un saldaplastica commerciale, di nome "Grillo", che è usato per sigillare le buste da frigo, una sorta di pinza che salda quando si preme la parte mobile. L'ho trovato pratico perché si attiva senza interruttori esterni, però è costruito per saldare i bordi mentre a me serve di poter saldare un punto a piacimento della pagina, inoltre è necessario lavorare su di un piano perché il portalistini non deve essere piegato per saldare le due facce alla stessa altezza.
Il lavoro di adattamento è stato comunque minimo. Ho rimosso la parte mobile del Grillo e l'ho montato all'interno di una scatola di cartone di dimensioni adatte (in questo caso conteneva proprio le pagine A4) ritagliandone la sagoma nel cartone e fissandolo alla giusta altezza, ottenuta con spessori sempre di cartone, col nastro biadesivo.
Il Grillo è già predisposto per usare un alimentatore esterno al posto delle batterie quindi basta realizzare un cavetto adatto.
La tensione di lavoro è 3V ma, dato che i portalistini sono di plastica più spessa delle buste frigo, ho portato il voltaggio a 4,5V aumentando di conseguenza il riscaldamento della resistenza. In seguito, avendo a disposizione un alimentatore da 5V meno ingombrante del precedente ho aggiunto una resistenza a filo in serie a quella saldante in modo da ottenere la stessa temperatura di lavoro.
L'alimentatore deve essere in grado di fornire diversi Ampere, io ne uso uno surplus (cioè di recupero) da 3,5A.
La saldatura si ottiene appoggiando il foglio sulla scatola e premendolo per un secondo sulla resistenza con un bastoncino, io uso un ritaglio di vetronite ma va bene anche un bastoncino di legno da gelato.
Uso questo utensile dal '93, dalla foto del particolare si noterà l'usura, la resistenza non è più quella originale, ho dovuto sostituirla perché si era fusa lavorando oltre le sue specifiche, l'ho sostituita con un pezzo della resistenza di un asciugacapelli.

il mio prototipoparticolare

Tratto da un mio articolo pubblicato su "Il Barattolo" n. 123 - novembre-dicembre 2002.

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